L’autocertificazione è un documento scritto e firmato dal cittadino stesso che sostituisce un certificato originale rilasciato da Comuni, Regioni, Province ecc… infatti per questa sua funzione si chiama anche Dichiarazione Sostitutiva.
Oggi è possibile che il cittadino autocertifichi un vastissimo numero di documenti, evitando così i tanti passaggi che purtroppo sono necessari per richiedere un documento al proprio Comune; inoltre è molto utile in quanto inviandolo alla pubblica amministrazione ha la stessa valenza del certificato originale.
La pubblica amministrazione, che comprende anche enti quali ad esempio i fornitori di servizi di energia elettrica, gas, acqua, o banche e poste, deve obbligatoriamente accettare l’autocertificazione; ovviamente si dovrà aiutare con i giusti controlli per verificare la veridicità di quanto dichiarato.
Tra i tanti casi in cui è possibile autocertificare qualcosa, sappiamo che è presente anche il cambio di residenza, una autocertificazione che risulta anche molto utile per differenti fini.
Cosa intendiamo per autocertificazione di Cambio di Residenza, e perché autocertificarlo?
Innanzi tutto, dopo aver premesso cos’è l’autocertificazione, dobbiamo stabilire il significato di cambio di residenza. La residenza ed il domicilio sono differenti anche se talvolta vengono intesi come uguali.
Infatti secondo l’articolo 43 del Codice Civile, intendiamo con “Residenza” quel luogo dove vi è la stabile ed abituale dimora del cittadino; il “Domicilio” è invece quel luogo dove il cittadino non dimora stabilmente ma svolge l’attività lavorativa.
Ad esempio, un cittadino può essere residente in una regione in quanto è lì che possiede casa e/o nucleo familiare, e può essere domiciliato in un’altra regione in quanto vi abita per obblighi lavorativi.
Per cambio di residenza intendiamo invece quel trasferimento di un individuo, del proprio nucleo familiari e dei propri beni da un comune ad un altro, ad una nuova provincia o ad una nuova regione o addirittura all’estero.
Ogni qualvolta che un soggetto cambi residenza, deve comunicare il cambio sia ad enti pubblici quali ad esempio L’agenzia delle Entrate, L’INPS, ma anche agli enti fornitori di servizi quali Enel e simili ed al proprio datore di lavoro.
Qualsiasi cittadino italiano, europeo o con permesso di soggiorno può autocertificare il proprio cambio di residenza purché sia maggiorenne o si tratti di un minore emancipato; gli interdetti ed i minori, invece, necessitano della firma di chi li tutela.
Come certificare e comunicare il cambio di residenza?
Attraverso l’autocertificazione è possibile certificare il cambio di residenza, la domanda di cambio va presentata all’Anagrafe del nuovo comune di residenza entro 20 giorni dal trasferimento; questa registrerà la domanda del cittadino entro i due giorni successivi ed inizierà una serie di controlli che dovranno essere effettuati entro un massimo di 45 giorni.
Trascorsi i 45 giorni si può considerare effettuato il cambio di residenza.
L’autocertificazione di cambio di residenza da inviare ai pubblici servizi deve solamente indicare i nuovi dati del cittadino seguiti ovviamente dalla firma; qualora siano inviati telematicamente, invece, è necessario inviare anche una copia del documento di identità in corso di validità fronte retro.
L’autocertificazione da parte dei pubblici servizi viene sempre accettata, mentre i privati decidono in base alla loro amministrazione se accettarla o meno.
Ovviamente il cambio di residenza deve essere aggiornato su patente, libretto di circolazione e va richiesto anche in questo caso attraverso una dichiarazione da consegnare all’Anagrafe. Ricordate di prestare molta attenzione alle dichiarazioni rilasciate, in quanto qualora false si incorrerebbe in sanzioni penali anche severe.
Autocertificazione cambio di residenza: scarica gratis il modulo .doc da compilare
Qualora necessitiate dell’autocertificazione del cambio di residenza, qui di seguito vi allegheremo il modulo precompilato in formato .doc al quale dovrete aggiungere i vostri dati ed apporre la firma che non necessita di autenticazione.
Ricordatevi in caso di invio telematico, dunque con fax o posta, di allegare anche una copia del vostro documento di identità.