Il DURC è il Documento Unico di Regolarità Contributiva, si tratta di un’attestazione della regolarità contributiva nei confronti di INPS, INAIL e Cassa edile, necessario ad esempio per l’inizio dei lavori di un cantiere.
Il nostro Ministero del Lavoro dall’aprile del 2005 ha dato il via a nuove procedure per la richiesta e il rilascio, in forma telematica, del DURC; così si potranno utilizzare sia nel caso di appalti e subappalti pubblici, ma anche per l’esecuzione delle opere di edilizia privata.
Le realtà che operano nell’edilizia vedono le loro attività vincolate al rilascio della concessione edilizia o DIA, il DURC serve poi anche per l’attestazione SOA. Se non si dimostra di essere in regola con i contributi non si possono avviare cantieri.
A cosa serve l’autocertificazione DURC?
Il DURC è stato introdotto per limitare fenomeni come il lavoro nero e le irregolarità contributive e assicurative nei cantieri edili italiani (dove purtroppo sono frequenti).
Già nella fase di accertamento della regolarità delle imprese (effettuata da parte dell’INAIL, dell’INPS e delle Casse edili) si è rivelato però non poco problematico e ha complicato notevolmente le attività degli enti locali, soprattutto nei settori dell’edilizia e dei lavori pubblici. L’autocertificazione può essere una via per snellire le procedure e ridurre in modo assai rilevante tempi e costi.
Dal 2009, l’obbligo di dotarsi del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) è esteso a tutte le ditte che lavorano attraverso appalti o subappalti, anche fuori dall’ambito dell’edilizia; si escludono, però, alcune categorie specifiche, come gli artigiani che lavorano in proprio e non hanno dipendenti.
Per tutte le ditte nel regime di appalto, in ogni caso, l’ente certificatore è tenuto a rilasciare, ove richiesta, anche se come detto non sempre necessaria, la documentazione sulla regolarità contributiva.
L’articolo 4 del decreto legge numero 34 del 2014 definisce che chi necessita del DURC lo possa presentare con modalità esclusivamente telematiche e in tempo reale. In questo modo si può dimostrare la regolarità contributiva nei confronti:
- del nostro Istituto Nazionale di Previdenza Sociale,
- dell’INAIL,
- Infine, anche nei confronti delle relative Casse (per le imprese tenute ad applicare i contratti del settore dell’edilizia).
La documentazione presentata per via telematica ha una validità di 120 giorni, che iniziano dalla data di acquisizione e sostituisce a tutti gli effetti il classico documento unico di regolarità contributiva. Previa registrazione (rapida e gratuita) si può accedere al servizio di invio telematico sui portali web dell’INPS o dell’INAIL
Autocertificazione DURC, scarica gratis il modello .doc da compilare
Qui di seguito, qualora ne abbiate bisogno, vi allegheremo il modello dell’autocertificazione DURC in formato .doc: